Limiti, Confini, Soglie

LIMITI, CONFINI, SOGLIE

LIMITI, CONFINI, SOGLIE

Ulrich Elsener e Roberto Rossini

Opening 18 luglio h 18.00

Durata mostra 19 luglio – 8 settembre 2024 

MEI Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana 

Piazza Della Commmenda, Genova 

La mostra “Limiti, Confini. Soglie” è un’esplorazione visiva profondamente evocativa, che intreccia le mappe di terra e di mare di due affermati artisti: Ulrich Elsener, svizzero, e Roberto Rossini, genovese. Una riflessione sui concetti di limite, confine e soglia, andando oltre la mera geografia per esplorare dimensioni simboliche, emotive e concettuali.

La mostra intende stimolare una meditazione intensa su come i limiti e i confini influenzino la nostra percezione del mondo e di noi stessi, e di come le soglie rappresentino punti di passaggio e di trasformazione. Le opere evocano la complessità e la meraviglia del nostro pianeta, e invitano gli spettatori a riflettere sulle barriere contrastanti che separano e uniscono, limitano e liberano.

Le mappe di terra e di mare di Elsener e Rossini scorreranno su un grande schermo del Museo Nazionale delle Emigrazione Italiana, alternandosi in un flusso continuo.

La mostra organizzata da Art Commission e MAIIIM in c ollaborazione con MuMa e MEI, a cura di  Virginia Monteverde, con la presentazione critica di Patrizia Sommella,  si inquadra, nell’ampia operazione artistico-culturale che fa capo alla Biennale d’arte contemporanea Le Latitudini dell’Arte – VI edizione Svizzera/Italia, (BLA 2024) che sarà inaugurata al Galata Museo del Mare il primo agosto,  mettendo in rete altre realtà museali cittadine con mostre al Museo d’arte Contemporanea di Villa Croce, Biblioteca Universitaria di via Balbi e, appunto, il Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana.

…E se le carte geografiche sono la raffigurazione oggettiva di uno status – letteralmente dunque il restare fermi –  le opere di Roberto Rossini e Urlich Elsener esposte in questa prestigiosa sede, da secoli adibita a luogo di ospitalità per pellegrini e migranti, si configurano al contrario come emblemi dell’azione di passaggio, quel varcare la soglia tra il qui e l’altrove cui consegue un cambiamento di prospettiva e, sempre, un adattamento – talvolta doloroso, talaltra appagante – alla scoperta di qualche elemento nuovo che sorprenda, destabilizzi o incanti, nella perenne ricerca della realizzazione di sé… 

(Patrizia Sommella)